venerdì 16 ottobre 2015

Roma e i romani

Roma è la città più bella che ci sia, e purtroppo anche la più invidiata.

Inoltre permettere ad un popolo di cafoni di governarla è come permettere che a decidere sulla tua salute sia il tuo spacciatore di fiducia: ti tiene vivo (per non perdere la sua fonte di guadagno), ma sempre in dipendenza (per non perdere la sua fonte di guadagno).

Che a Roma esistesse mafia capitale, e che ci fosse qualcuno che volesse debellarla all'inizio sembrava un sogno; quando poi gli interessi esterni hanno incominciato ad essere pressanti (vedi ingerenze del vaticano, appalti delle coop, e chi più ne ha più ne metta) allora si è capito che era ora di tornare al'antico.
Gabrielli, prefetto integerrimo che ha preferito avere Roma a ferro e fuoco dai tifosi olandesi piuttosto che "ci scappasse qualche morto" (ma guai ad utilizzare la forza pubblica come è successo a Rotterdam nella gara di ritorno) dovrà gestire il commissariamento del prossimo Giubileo, e noi sappiamo quali sono i suoi trascorsi (SISDE, AISI, Protezione Civile, L'Aquila).

Con tutto il rispetto, preferisco un Romano che guidi la mia città piuttosto che uno come lui.
Come non vorrei pinocchietto renzi, grande affabulatore ma sostanzialmente nullo.

E mi aspetto la calata dei barbari grillini, con lo slogan "metteteci alla prova", ma sinceramente meglio di marchini e meloni.

In questo panorama meglio sarebbe il ritorno ad un Impero illuminato, magari da qualcuno che lo fa di mestiere, ma questa è pura e semplice utopia!

E allora, tra sei mesi, quando andremo a votare, ricordatevi che il migliore è sempre il "meno peggio"...

mercoledì 7 ottobre 2015

Sony, marketing allo sbaraglio...

Sony, uno dei brand più conosciuti al mondo, da un po' di tempo viaggia nel caos più assoluto.

Dopo aver dismesso il ramo PC, con il marchio Vaio, lasciando tra poco il ramo TV, con il marchio Bravia, rischia di svendere anche il ramo smartphone, con il marchio Xperia.

Ma andiamo nel dettaglio: circa sei mesi fa lascia nel mercato asiatico il suo nuovo cellulare lo Z4; data la non grande differenza con il terminale precedente lo "ribranda" Z3+ per il mercato europeo e lo prepara alla vendita, ma si rivela un flop annunciato: il nuovo cellulare ha grossi problemi di progettazione, specie nella gestione termica, tanto da essere ribattezzato nella rete con il nome di "scaldapizzette"!
All'IFA di Berlino decide dipresentare il nuovo terminale per il mercato globale: lo Z5, che altro non è che lo Z4/Z3+ declinato nelle tre taglie a disposizione, Compact, Regular e Premium. Unica pecca: il regular costa 30 euro meno del precedente, con le stesse caratteristiche!!!!

E, dalle voci che girano, sembra che il problema del thermal runaway del processore non sia stato risolto.

Ora, se io fossi Kazuo Hirai (per i non addetti il CEO di Sony), prenderei i responsabili dell'ufficio progettazione e marketing e gli proporrei un seppuku di massa. Specie ai manager italiani!

martedì 22 settembre 2015

Germania, che bello imbrogliare

Esattamente una settimana fa parlavo della caduta della BMW, per certi versi fiore all'occhiello dell'industria automobilistica tedesca: la sua capacità di mal progettare le sue automobili, e le scelte di mercato fatte da analisti fuori dal mondo reale l'ha portata ad inseguire, e perdere pesantemente quote di mercato.

Ieri l'altro gruppo tedesco, Volkswagen-Audi, ha dato prova di quella che è la vera realtà germanica: la frode sistematica legata all'impossibilità di saper ben progettare e, come si dice a Roma, "metterci una pezza". E, soprattutto, far vedere di essere questi gran cazzi e, invece, non valere un cazzo.

Non che in Italia le cose vadano meglio, ma da oggi non siamo gli unici che "fregano" il prossimo!

martedì 15 settembre 2015

Orfani: Ringo; c'era una volta - Recensione Finale di stagione

Sono passati 11 mesi dall'inizio del viaggio, fisico ed escatologico, della compagnia per l'Italia.

In questo viaggio, partendo da Napoli, abbiamo visto la crescita psicologica di tre pupi, e quella caratteriale del protagonista, che dopo il menefreghismo iniziale, porta a compimento la promessa fatta a Barbara nel primo numero.

Nel finale assistiamo all'agognata resa dei conti tra Ringo e Jsana, due facce della stessa medaglia, anche morfologicamente: entrambi orbi, entrambi di carattere forte, entrambi motivati dal bene superiore.
Nella metafora italiota Ringo rappresenta la volontà di voler cambiare, Jsana invece quella del "sempre così è stato"; e bene lo sa Recchioni, il quale sceglie il personaggio degno a rappresentarne la vittoria.

Va da sé che altro non ci si poteva aspettare ad chi ha come blog uno che recita "perché dalla parte dei bulli non tifa mai nessuno"!

Ringo fa quello che ogni nonno farebbe per il suo nipote, a parte dargli il suo nome.

Finita la stagione con un cliffhanger degno delle migliori serie televisive ci si rivede tra un mese nel "Nuovo mondo".

Il declino della casa di Monaco

Io lo dissi in tempi non sospetti, ma adesso ne abbiamo la controprova: la BMW, come il suo CEO, non sa resistere alla pressione, ed è in caduta libera.

Senza entrare troppo nei particolari, basta vedere i risultati di mercato.
Metafora calzante di come distruggere un buon prodotto, specie nella nostra italiota nazione.

Guardate la photogallery per rendervene conto!








lunedì 3 agosto 2015

Sono... tornato!

Ebbene si, dopo tanto tempo sono tornato.

"Chisenefrega" direte voi.

Ma visto che qui chi ha diritto all'ultima parola sono io, vi informo che che da oggi sarò più presente, e pure più incazzato.

Preparatevi; e, se non siete pronti, SIATELO!