martedì 22 settembre 2015

Germania, che bello imbrogliare

Esattamente una settimana fa parlavo della caduta della BMW, per certi versi fiore all'occhiello dell'industria automobilistica tedesca: la sua capacità di mal progettare le sue automobili, e le scelte di mercato fatte da analisti fuori dal mondo reale l'ha portata ad inseguire, e perdere pesantemente quote di mercato.

Ieri l'altro gruppo tedesco, Volkswagen-Audi, ha dato prova di quella che è la vera realtà germanica: la frode sistematica legata all'impossibilità di saper ben progettare e, come si dice a Roma, "metterci una pezza". E, soprattutto, far vedere di essere questi gran cazzi e, invece, non valere un cazzo.

Non che in Italia le cose vadano meglio, ma da oggi non siamo gli unici che "fregano" il prossimo!

martedì 15 settembre 2015

Orfani: Ringo; c'era una volta - Recensione Finale di stagione

Sono passati 11 mesi dall'inizio del viaggio, fisico ed escatologico, della compagnia per l'Italia.

In questo viaggio, partendo da Napoli, abbiamo visto la crescita psicologica di tre pupi, e quella caratteriale del protagonista, che dopo il menefreghismo iniziale, porta a compimento la promessa fatta a Barbara nel primo numero.

Nel finale assistiamo all'agognata resa dei conti tra Ringo e Jsana, due facce della stessa medaglia, anche morfologicamente: entrambi orbi, entrambi di carattere forte, entrambi motivati dal bene superiore.
Nella metafora italiota Ringo rappresenta la volontà di voler cambiare, Jsana invece quella del "sempre così è stato"; e bene lo sa Recchioni, il quale sceglie il personaggio degno a rappresentarne la vittoria.

Va da sé che altro non ci si poteva aspettare ad chi ha come blog uno che recita "perché dalla parte dei bulli non tifa mai nessuno"!

Ringo fa quello che ogni nonno farebbe per il suo nipote, a parte dargli il suo nome.

Finita la stagione con un cliffhanger degno delle migliori serie televisive ci si rivede tra un mese nel "Nuovo mondo".

Il declino della casa di Monaco

Io lo dissi in tempi non sospetti, ma adesso ne abbiamo la controprova: la BMW, come il suo CEO, non sa resistere alla pressione, ed è in caduta libera.

Senza entrare troppo nei particolari, basta vedere i risultati di mercato.
Metafora calzante di come distruggere un buon prodotto, specie nella nostra italiota nazione.

Guardate la photogallery per rendervene conto!