domenica 10 novembre 2019

Sto tornando

Ebbene sì, dopo vario tempo e varie vicissitudini, sto tornando.
Vi tralascio il tempo trascorso, per ovvi motivi: ma ora che, forse, avro più tempo a disposizione, potrò essere più presente.

Stay Tuned!

venerdì 5 gennaio 2018

Elections! o l'assioma del Peperone.

Anno nuovo, nuove riproposizioni: quando il peperone ti si ripropone!

Ricordo ancora quel bellissimo periodo che erano gli anni novanta, quando Silvio si proponeva nella scena elettorale italica e i giovani allora ventenni erano divisi tra il radical chic antelitteram e il post paninarismo.
Le elezioni del 92 rappresentarono la caduta della Prima Repubblica, e la scomparsa della DC; quelle del 94 l'assurgere di Forza Italia, e della "Grande Inchiappettata", in cui iniziò il ventennio di crisi travestita da boom!

Quelle del 2018 saranno le elezioni in cui l'investimento da parte della crisi ormai trentennale darà i suoi frutti, e che vedrà lo spacco totale tra vecchia e nuova generazione: la prima impossibilitata a cedere il posto di lavoro alla nuova, poiché tutte le risorse sono ormai esaurite!

Ci si sente il 5 marzo, per vedere quanti saranno già partiti per nuovi lidi!

sabato 27 maggio 2017

Cosplayers

Come recita Wikipedia "Cosplay è una parola macedonia formata dalla fusione delle parole inglesi "costume" (costume) e "play" (gioco o interpretazione) che indica la pratica di indossare un costume che rappresenti un personaggio riconoscibile in un determinato ambito e interpretarne il modo di agire."

Quello che non dice è che il cosplay è diventato il nuovo modo di vendersi al pubblico in forma soft porno, con un nutrito gruppo di ragazze, che variano dai 13 ai 29 anni, che mettono in mostra la loro mercanzia (soprattutto tette) in fiere e forum, con Youtube, Instagram e Facebook a fare da padroni.

Le più scafate arrivano addirittura ad aprire account Patreon per passare alla mercificazione vera e propria, con vendita di foto tratte da cosplaying hot o addirittura boduoir.

Ora io non ho niente in contrario a questa pratica, purché le stesse poi non si scandalizzino se vengono mal giudicate e apostrofate con epiteti di varia natura, arrivando persino a creare guerre tra le stesse (per poi riappacificarsi e fare un bel set fotografico insieme per la gioia del fandom): se il mercato questo desidera fanno bene a cavalcare l'onda!

Ma dovete prendere atto delle vostre scelte, e conviverci: quindi, la prossima volta che tu, cosplayer in fiera, verrai avvicinata da qualche tuo fan che ti chiede di #uscirle, sappi che sei tu che hai messo in mostra la mercanzia.

Per tutte le care femministe che "il corpo è mio e lo gestisco io", se ti vesti in una certa maniera lo fai per attirare l'attenzione su di te, e "domandare è lecito, rispondere è cortesia"!

domenica 29 gennaio 2017

Gap generazionale

Ai miei tempi il gap tra le generazioni si misurava in quarti di secolo, ora sembra che si misuri in decadi. Io, da bravo quarantenne, cerco di relazionarmi con le nuove generazioni, ma sembra che le nuove generazioni non vogliano relazionarsi con me.
Gli attuali trentenni sono un concentrato di analfabetismo funzionale che in confronto gli zombie sono Einstein.
I ventenni, non da meno, rappresentano ciò che più si avvicina al brodo primordiale: non sono né carne, né pesce.
Ed è meglio se non parliamo dei Millenials!
Un consiglio spassionato: vedete di vivere il vostro tempo, non cagare giudizi dall'alto della vostra esigua esperienza; e, soprattutto, portare rispetto per chi vi indica quale sia una via da seguire: fosse anche di soli dieci anni, abbiamo almeno un terzo in più della vostra esperienza, siamo vissuti in un periodo in cui la tecnologia non sostituiva la manualità, e se c'è un black-out riusciamo ancora a sopravvivere!

giovedì 1 dicembre 2016

Non mi sono dimenticato di voi...

Salve.
Non mi sono dimenticato di voi ma, per impegni improrogabili che mi hanno portato in giro per il mondo, ho dovuto lasciare il blog per un certo periodo.
Adesso sono di nuovo operativo, e spero attivo, sul blog.

venerdì 16 ottobre 2015

Roma e i romani

Roma è la città più bella che ci sia, e purtroppo anche la più invidiata.

Inoltre permettere ad un popolo di cafoni di governarla è come permettere che a decidere sulla tua salute sia il tuo spacciatore di fiducia: ti tiene vivo (per non perdere la sua fonte di guadagno), ma sempre in dipendenza (per non perdere la sua fonte di guadagno).

Che a Roma esistesse mafia capitale, e che ci fosse qualcuno che volesse debellarla all'inizio sembrava un sogno; quando poi gli interessi esterni hanno incominciato ad essere pressanti (vedi ingerenze del vaticano, appalti delle coop, e chi più ne ha più ne metta) allora si è capito che era ora di tornare al'antico.
Gabrielli, prefetto integerrimo che ha preferito avere Roma a ferro e fuoco dai tifosi olandesi piuttosto che "ci scappasse qualche morto" (ma guai ad utilizzare la forza pubblica come è successo a Rotterdam nella gara di ritorno) dovrà gestire il commissariamento del prossimo Giubileo, e noi sappiamo quali sono i suoi trascorsi (SISDE, AISI, Protezione Civile, L'Aquila).

Con tutto il rispetto, preferisco un Romano che guidi la mia città piuttosto che uno come lui.
Come non vorrei pinocchietto renzi, grande affabulatore ma sostanzialmente nullo.

E mi aspetto la calata dei barbari grillini, con lo slogan "metteteci alla prova", ma sinceramente meglio di marchini e meloni.

In questo panorama meglio sarebbe il ritorno ad un Impero illuminato, magari da qualcuno che lo fa di mestiere, ma questa è pura e semplice utopia!

E allora, tra sei mesi, quando andremo a votare, ricordatevi che il migliore è sempre il "meno peggio"...

mercoledì 7 ottobre 2015

Sony, marketing allo sbaraglio...

Sony, uno dei brand più conosciuti al mondo, da un po' di tempo viaggia nel caos più assoluto.

Dopo aver dismesso il ramo PC, con il marchio Vaio, lasciando tra poco il ramo TV, con il marchio Bravia, rischia di svendere anche il ramo smartphone, con il marchio Xperia.

Ma andiamo nel dettaglio: circa sei mesi fa lascia nel mercato asiatico il suo nuovo cellulare lo Z4; data la non grande differenza con il terminale precedente lo "ribranda" Z3+ per il mercato europeo e lo prepara alla vendita, ma si rivela un flop annunciato: il nuovo cellulare ha grossi problemi di progettazione, specie nella gestione termica, tanto da essere ribattezzato nella rete con il nome di "scaldapizzette"!
All'IFA di Berlino decide dipresentare il nuovo terminale per il mercato globale: lo Z5, che altro non è che lo Z4/Z3+ declinato nelle tre taglie a disposizione, Compact, Regular e Premium. Unica pecca: il regular costa 30 euro meno del precedente, con le stesse caratteristiche!!!!

E, dalle voci che girano, sembra che il problema del thermal runaway del processore non sia stato risolto.

Ora, se io fossi Kazuo Hirai (per i non addetti il CEO di Sony), prenderei i responsabili dell'ufficio progettazione e marketing e gli proporrei un seppuku di massa. Specie ai manager italiani!